Primo viaggio in camper? Ecco una lista di consigli utili
Dopo tanti dubbi, incertezze, innamoramenti, forse anche delusioni, per poi scoprire il vero amore, ecco dopo il desiderato acquisto, finalmente è il momento di stringere il volante del primo camper.
Se poi spuntano timori e incertezze, non c'è da preoccuparsi.
Guidare un autocaravan è tutto sommato facile. Basta prendere dimestichezza con le dimensioni e dopo il primo periodo di "rodaggio", anche il camperista alle prime armi può muoversi con una certa disinvoltura.
Non dimentichiamoci però che con il primo viaggio in camper inizia un nuovo modo di viaggiare; ci spostiamo, ma appena spento il motore siamo già a casa: nel parcheggio di una città d’arte, nello spiazzo di una strada panoramica, come in sosta nella piazzola di un campeggio o nello spazio assegnato di un’area attrezzata. Ogni tappa, breve o lunga che sia, è un ulteriore spunto, un tassello in più alle innumerevoli opportunità che solo un camper può offrire.
Perché tutto proceda nel migliore dei modi è tuttavia importante non dimenticare che si è alla guida di un veicolo molto più ingombrante e pesante di una vettura, con minore accelerazione, uno spazio di frenata superiore e, inoltre, che richiede semplici ma improrogabili controlli prima di ogni partenza e in fase di stazionamento.
Primo viaggio in camper, occhio agli ingombri
Partiamo dagli aspetti positivi.
Al volante di un camper, si apprezza da subito la maggiore altezza da terra e di conseguenza la maggiore panoramicità che ci permette di dominare la strada e, nel caso d’imprevisti di guadagnare tempo: ad esempio per frenate o sterzate d’emergenza.
Le dimensioni superiori rispetto ad una berlina - ma anche di un SUV - sottintendono tuttavia maggiori attenzioni, sia in fase di manovra che in viaggio. Innanzitutto la lunghezza, che nel caso di una vettura media si aggira intorno ai quattro metri e mezzo, mentre in un camper varia da un minimo di cinque metri e 40 per i furgonati più corti, per superare abbondantemente i sette metri anche negli autocaravan da patente “B”.
La larghezza poi è forse l’elemento più preoccupante: nei veicoli di ultima generazione si aggira intorno ai 230 cm e pertanto oltrepassa di 60-70 centimetri quella di un SUV o di una Crossover media.
Non meno importante, l’altezza, perché non di rado sfiora i tre metri. Attenzione che l’altezza del camper, può rappresentare un pericolo in caso di vento forte. Attenzione in particolare alle uscite dalle gallerie e sui viadotti dove conviene rallentare, tenere bene il volante e se necessario scalare anche di marcia. Occhio anche in prossimità di sottopassi, gallerie e ostacoli sospesi, mentre la larghezza è un dissuasore che sconsiglia dall’affrontare le strade strette e molto trafficate dei centri cittadini, dove ostacoli imprevisti - anche semplicemente le auto in sosta su ambo i lati della carreggiata, possono impedire il transito ad un mezzo ingombrante come il camper.
Primo viaggio in camper, il passo e lo sbalzo posteriore
Ci sono infine, ancora altri due elementi che condizionano la guidabilità di un camper: il passo e lo sbalzo posteriore.
Il primo identifica la distanza tra i due assali, quelli delle ruote anteriori e posteriori, e influenza il raggio di sterzata e di conseguenza la manovrabilità del camper. Passi molto lunghi, se da un lato assicurano più stabilità al camper, rendono più “difficile” l’inserimento in curva e questo è più evidente sulle strade tortuose come quelle di montagna, mentre passi più contenuti favoriscono la maneggevolezza.
Lo sbalzo posteriore è invece la misura che intercorre tra l'asse posteriore del veicolo e la parete di coda e anche questo condiziona la maneggevolezza del camper facendo sporgere più o meno la parte posteriore dalla normale traiettoria. E uno sbalzo eccessivo durante una manovra, può anche provocare un urto contro un altro veicolo o un ostacolo presente sulla strada. Inoltre, può rappresentare un problema anche per superare dislivelli come la rampa di un garage o nel salire e scendere dai traghetti, perché la coda del veicolo può toccare terra. Inoltre, con veicoli a trazione anteriore caricando eccessivamente il posteriore, si alleggerisce troppo l’avantreno facendogli perdere aderenza.
Oltre agli eventuali accessori extra fatti installare al momento dell’acquisto, che hanno fatto lievitare il peso in ordine di marcia, anche tutta l’attrezzatura che si intende stivare a bordo inevitabilmente riduce la capacità di carico consentita.
Buona regola è non stipare al massimo tutti gli spazi disponibili, facendo prima la somma dei pesi di ogni attrezzatura caricata. Una bottiglia di acqua minerale da un litro e mezzo pesa poco più di un chilo e mezzo, ma una dozzina supera i 18 chili. E questa è una regola che vale per tutto.
Meglio pertanto partire leggeri portandosi appresso il veramente indispensabile. Da non sottovalutare i sempre possibili controlli e in materia alcuni paesi d’oltralpe sono alquanto severi.
Primo viaggio in camper, la velocità
In un camper di solito la velocità è l’aspetto meno importante, salvo nel caso di un autocaravan particolarmente vecchio che quasi sempre arrivava a malapena a superare in pianura i 100 Km/h. Le meccaniche attuali permettono al camper di raggiungere punte di 140 - 160 km/h - ma con certi furgonati anche oltre - e anche l'accelerazione e la ripresa, pur non paragonabili a quelle di una vettura di cilindrata media, sono di tutto rispetto. Oltre a non superare i limiti di velocità, attenzione agli spazi di frenata più lunghi, al minor spunto in accelerazione, ma anche ai consumi, anche quelli non paragonabili a quelli di una vettura con motore diesel.
La cilindrata e la potenza dei motori sono elevate, ma anche il peso dei camper che li utilizzano. Inoltre l’impatto frontale è ovviamente maggiore rispetto a quello di un’auto in un crescendo che parte dal furgonato fino ad arrivare ai mansardati e di pari passo diminuisce l’aerodinamica. Il risultato è gioco forza un consumo di carburante alto. Di conseguenza viaggiando in autostrada a velocità costante intorno ai 110 km/h e col piede leggero, è ottimistico prevedere percorrenze oltre i dieci chilometri con un litro di gasolio, mentre nel misto sono più verosimili valori compresi tra sei e gli otto chilometri con un litro di gasolio. Lo stile di guida può migliorare leggermente i consumi, che comunque sono sempre alti.
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Primo viaggio in camper, i nostri consigli per il tuo primo viaggio in camper
- Chiudere porte, cassetti, finestre e oblò, i rubinetti del gas, spengere gli interruttori etc.
- Tenete bene in vista le dimensioni e il peso del mezzo: un cartello segnaletico, prima di una strettoia o di un ponte, vi potrebbe mettere in difficoltà.
- Per prendere dimestichezza con le dimensioni di un autocaravan evitate per i primi chilometri le strade strette e affollate. Attenzione agli alberi sporgenti, ai sottopassi delle strade secondarie. Cercate di non imboccare, se non le conoscete, stradina di campagna o strade strette dei piccoli centri storici.
- Nelle manovre, se non siete soli, fatevi aiutare dal passeggero, specialmente in retromarcia.
- Anche il passo e lo sbalzo di coda esigono uno stile di guida appropriato, soprattutto nelle curve, che vanno opportunamente «allargate».
- Fare propria la regola che il viaggio fa parte della vacanza e quindi deve regalare piacere e non stress.
- Occhio durante le soste: rispettate l'ambiente e l’aggregato umano nel quale, di volta in volta, vi troverete. Nei centri urbani, ad esempio, l'uso abitativo dell'autocaravan deve avvenire senza alcun utilizzo di spazi esterni e con la minore esposizione di quanto avviene all'interno, evitando in particolare i rumori molesti.
- Da non dimenticare che nella cultura del turismo itinerante, la regola è che i primi custodi del territorio sono proprio i camperisti. Per questo lo scarico delle acque deve avvenire nei luoghi consentiti. Su dove e come scaricare, da sempre è infatti in gioco la credibilità dell'intera categoria.