Generatore di corrente per il Camper: quale scegliere?

Un generatore di corrente o gruppo elettrogeno è un apparecchio composto da un motore a scoppio accoppiato ad un alternatore che produce energia elettrica grazie alla combustione di carburante (benzina, gasolio o gas Gpl).  Inevitabile quindi che come tutte le macchine dotate di motore a scoppio sia rumoroso.

Un generatore di corrente per camper è in grado di ricaricare, in ogni momento, le batterie del camper senza le limitazioni stagionali e metereologiche dei pannelli solari. Parte integrante dei motorhome a cinque stelle utilizzati ad esempio come uffici mobili, oppure come base logistica dai piloti professionisti di auto e moto, il generatore elettrico può essere visto come un accessorio indispensabile anche dai camperisti più o meno abbienti che pretendono, in termini di comfort e di completezza degli equipaggiamenti, di avere in un camper gli stessi agi che hanno nella propria abitazione.

Generatore di corrente: massima autonomia per il tuo Camper

Il generatore di corrente è insostituibile nei camper dotati di condizionatore d’aria per la cellula abitativa, forno a microonde o per l’utilizzo di altre apparecchiature dagli elevati assorbimenti. Il generatore elettrico per il camper ha validi sostituti se la necessità effettiva è ricaricare e mantenere in perfetta funzionalità la batteria dei servizi.

In un camper l’autonomia energetica è tra le prime priorità, specie se spesso non sostiamo in strutture attrezzate dotate di allaccio alla rete elettrica. Per chi richiede il massimo come riserva di energia elettrica e capacità nel garantire potenze elevate, la soluzione risolutiva ha un solo nome: generatore di corrente.

Difficile se non impossibile fare a meno del generatore di corrente in camper per alimentare per più ore al giorno un condizionatore da 2000 W facendo il campeggio libero e senza il supporto di un poderoso inverter e dell’alternatore della meccanica, ma anche nel camping e nelle aree attrezzate, considerando che la colonnina per l’allacciamento al 220 v poche volte è in grado di reggere le potenze elevate di un climatizzatore, ma anche di un forno a microonde o di un semplice phon.

Tipologie di Generatore di corrente: le differenze tra portatile e fisso

Tra le tipologie di generatore camper subito distinguibile quello portatile, specie se non insonorizzato, utilizzato di solito dai venditori ambulanti, ma improponibile in un camper in sosta circondato da altri autocaravan.

Quindi, se non siamo dei “lupi solitari” votati al campeggio libero e ben appartato, meglio orientarsi su quelli specifici per i camper catalogati come generatori elettrici fissi silenziati. Quasi sempre all’aspetto sono come delle scatole di metallo all’incirca di 40-60 cm con all’interno il motore a scoppio e l’alternatore. 
Come insonorizzare il generatore di corrente fisso

Per insonorizzare il generatore di corrente fisso, sul condotto di scarico c’è un silenziatore (l’equivalente della marmitta di un veicolo) ma anche opportuni rivestimenti fonoassorbenti dell’involucro che contiene il generatore. Il tutto è fissato all’esterno della cellula abitativa; ad esempio agganciandolo al telaio del camper con opportuni ammortizzatori per smorzare le vibrazioni del generatore e, se necessario, creando anche un gavone se non presente di serie. A corollario, un pannello di comando consente di accendere, spegnere e controllare il generatore dall’interno dell’abitacolo.

Quanto costa un generatore di corrente per camper?

Il costo è sempre sostenuto e a fronte di un generatore elettrico portatile di adeguata potenza che ha prezzi intorno ai 500-1.000 euro, quello fisso silenziato compreso di montaggio può costare da circa 3 mila ad oltre i 5 mila euro a seconda delle principale caratteristiche come:

  • tipo di alimentazione
  • potenza massima (almeno di 2 kw)
  • capacità espressa in decibel di ridurre la rumorosità (<60db è abbastanza silenzioso)

Vantaggi e svantaggi del generatore di corrente elettrica

Prima di acquistare un generatore elettrico, è consigliabile valutare tutti gli aspetti, in particolare:

  • L’autonomia; ovvero con un pieno di carburante quanto durerà l’elettricità fornita (indicativamente 1 litro di benzina all’ora alla massima tensione, mentre il diesel consuma meno, ma è più rumoroso).
  • la tensione in uscita, che per le utenze sopracitate dovrà essere 230V – 50Hz come quella di una normale abitazione.
  • I gas di scarico, inevitabili per un meccanismo che utilizza un motore a scoppio,
  • Il peso quantificabile intorno ai 50 kg, più quello del serbatoio con la benzina, mentre per quelli a gasolio e a gas, i serbatoi possono essere gli stessi già presenti nel camper.
  • La spesa per il costo del carburante.

Tirando le somme, è comunque il rumore del generatore, più o meno evidente, ma comunque sempre presente, che fa muovere l’ago della bilancia; da una parte i camperisti che mal sopportano questo fastidio avvertibile all’interno dell’abitacolo come anche a diversi metri di distanza e dall’altra chi è disposto ad accettarlo per il proprio benessere, oppure a sopportarlo per il quieto vivere nei confronti del “rumoroso” vicino di piazzola.

Autonomia elettrica: quali dispositivo consumano più energia in camper?

La batteria destinata ai servizi della cellula abilitativa è il cuore del camper avendo il gravoso compito di alimentare tutte le utenze elettriche. In viaggio è l’alternatore della meccanica che mantiene in carica sia la batteria del motore che quella dei servizi, ma in sosta, se il camper non è collegato alla rete elettrica a 220V, inevitabilmente questa batteria è destinata a scaricarsi più o meno velocemente a seconda delle utenze elettriche in funzione.

Anche se l’illuminazione a Led ha permesso un significativo risparmio energetico, nei moderni veicoli ricreazionali di pari passo sono aumentati gli assorbimenti elettrici con il moltiplicarsi dei dispositivi che per il funzionamento hanno la necessità di energia elettrica a partire dal:

  • meccanismo che abbassa e alza il letto,
  • la stufa dotata di ventilazione gestibile da una App che si sommano alla pompa elettrica dell’acqua,
  • lo scarico del wc,
  • la cappa aspirante o l‘oblò con elettro ventola,
  • fino ai dispositivi richiesti in opzione come il televisore con antenna satellitare o a quelli personali che hanno la continua necessità di ricarica come lo gli smartphone, il tablet o il computer portatile.

Indispensabile perciò una adeguata gestione dell’energia disponibile a bordo del camper

Milgiorare l’autonomia del camper grazie ad una seconda batteria

Una seconda batteria della cellula è sicuramente di aiuto per molti servizi come, per esempio, lo possono essere i pannelli solari. Per adoperare occasionalmente dispositivi a 220 V, può essere di aiuto un inverter in grado di trasformare i 12 Volt della batteria in 220 Volt a corrente alternata.

Ma attenzione: a motore spento sono dei “vampiri” per la batteria, sempre più assetati man mano che aumentano i watt del dispositivo allacciato e la conseguente capacità dell’Inverter nel gestirlo.

Milgiorare l’autonomia del camper grazie ad una pila a combustibile

Un’ulteriore possibilità per gestire l’autonomia in camper senza generatore è il dispositivo “Fuel cell” o cella a combustibile, denominato anche pila a combustibile o gruppo di mantenimento. Questo apparecchio permette di ottenere energia elettrica direttamente da certe sostanze - per i camper la più usata è il metanolo - grazie alla conversione di energia elettrochimica in energia elettrica a 12V senza che avvenga alcun processo di combustione termica.

Vantaggi e svantaggi della pila a combustile

Silenziosa, ecologica e dal peso contenuto in meno di 10 kg, la pila a combustibile sembrerebbe avere le potenzialità per essere la soluzione ideale per gran parte delle esigenze del camperista, ad esclusione però quando la richiesta è quella di alimentare dispositivi dagli assorbimenti elevati (almeno 1500-2000W) protratti per molte ore nell'arco della giornata.

La pila a combustibile a differenza di un generatore con motore a scoppio, non è in grado di produrre grandi quantità di energia in poco tempo. Infatti, se ad esempio un condizionatore dovesse prelevare attraverso un inverter energia direttamente dalla batteria servizi del camper, sebbene coadiuvata da una pila a combustibile, si avrebbe una scarica della batteria in questione, ma anche possibili danni irrimediabili. 

Quanto costa una pila a combustile?

Il costo della pila a combustibile non è indifferente.
Si parte da circa 2.500 euro per i modelli base (circa 80 Ah in 24 ore), fino a superare i 5 mila euro per quelli più potenti (oltre 200 Ah in 24 ore).

Al prezzo di acquisto c’è da aggiungere la spesa per il metanolo (circa 50 euro per la tanica da 10 lt). Calcolando un fabbisogno medio di 33 Ah al giorno (400 Wh al giorno) una tanica da 10 lt ha una durata di circa 4 settimane.

Scritto da
Il Camperista