In camper con i bambini: vantaggi e suggerimenti

Viaggiare con figli o nipoti in camper non ha particolari controindicazioni. I veicoli ricreazionali hanno anzi indiscutibili vantaggi rispetto ad una vettura. Ecco come regolarsi in viaggio e nelle soste.

Camper e bambini: un mondo da scoprire

Le vacanze passate in camper con i figli o con i nipoti quando sono ancora dei bambini è una gioia per tutti. Per noi è averli accanto, mentre per loro è lo stare in quel grande giocattolo che è un veicolo ricreazionale. Sicuramente molto più di una casa col motore da dividere con i genitori o con i nonni.

Indimenticabile il loro sguardo di stupore quando per la prima volta si sono affacciati alla porta del camper, arrampicati nella mansarda convinti di trovarsi nella casa di Tarzan o nel rispetto dei ruoli, subito nei panni di una moderna principessa in questa grande casa delle bambole che è un camper. Ma specialmente per i bambini che vivono in città, la vacanza in camper è la libertà totale, e in particolare se vissuta a 360° all’aria aperta come avviene in un campeggio.

Per loro sarà la scoperta di un ambiente ricco di esperienze istruttive, utile ad arricchire il loro patrimonio di conoscenze con nuovi e stimolanti incontri.  Insomma, una esperienza di vita più naturale e genuina che è giusto non fargli mancare.

In camper con i bambini piccoli: sicurezza prima di tutto!

Per le coppie incerte sul da farsi, niente timori. Se il bambino è molto piccolo, il camper permette di svolgere comodamente operazioni come il cambio del pannolino, riscaldare la pappa o il biberon. In più, un bambino di pochi mesi che dorme per la maggior parte del tempo, dà meno problemi di uno più grande. Se l'allestimento interno lo prevede, è possibile inserire al posto del tavolo della dinette il lettino da viaggio. Quelli che si chiudono ad ombrello sono molto comodi; una volta chiusi occupano pochissimo spazio, hanno le sponde alte, sono imbottiti e di giorno possono essere utilizzati come box.

 A seconda dell’età, può anche mangiare a capotavola nella dinette con i grandi e per far questo, in commercio ci sono seggiolini da tavolo che si bloccano saldamente al piano, sono pieghevoli e si possono utilizzare anche a casa o al ristorante. Naturalmente il tavolo deve essere solido e ben ancorato alla parete o al pavimento.

In viaggio sono obbligatori come per l’auto i seggiolini di sicurezza. Se il bambino è molto piccolo e pesa meno di dieci chili, si può scegliere di metterlo sul sedile davanti del passeggero (solo se l’airbag è disattivabile) in posizione contraria alla marcia, ma il consiglio è riservare a bambini e ragazzi di tutte le età i posti frontemarcia del living utilizzando a seconda del peso e dell’età, gli appositi seggiolini di sicurezza (fino ad un massimo di 36 kg - circa 12 anni di età). Per i più piccoli c’è la possibilità dell’apposita “navicella” una specie di culla che si aggancia trasversalmente nelle sedute frontemarcia della dinette che appartiene al Gruppo 0  (dalla nascita a 10 kg - fino a circa 9 mesi).

In alternativa nel Gruppo 0+  (fino a 13 kg - circa 12-14 mesi)  c’è il seggiolino ad “ovetto” obbligatoriamente  ancorato alle cinture di sicurezza in senso contrario alla marcia.  Aumentando età e peso, si passa ai seggiolini riferiti ai Gruppi 1,2 e 3 (dai 9 ai 36 kg) che possono essere anche del tipo omologato per coprire contemporaneamente varie fasce di peso. Infine per i più grandicelli, restando sempre entro i 36 kg - circa 12 anni di età, sono obbligatori i rialzi con o senza schienale che sollevano il bambino per poter utilizzare comodamente la cintura di sicurezza.  Per avere “sottocchio” chi è seduto dietro nelle poltrone del living, è comodo lo specchietto retrovisore interno; inutile nel camper per controllare la strada, ma utilissimo per accertare che nella dinette tutto proceda regolarmente.  Se invece lo specchietto non c'è o ad esempio è stato sostituito da un monitor per la retrocamera, è facile trovare in commercio uno specchietto retrovisore a ventosa pensato proprio per controllare bambini e neonati seduti sul sedile posteriore.

Per tutti, anche se vi diranno che la cintura li stringe, che non resistono più, non fatevi commuovere. La loro vita è troppo importante.  Meglio una piccola sosta, per poi ripartire nuovamente con le cinture allacciate.

Per tenere lontana la nausea dovuta alla cinetosi (il “mal d’auto”), vanno benissimo i cracker o le fette biscottate, ma per tutte le evenienze, conviene sempre tenere sul camper a porta di mano dei sacchetti adatti allo scopo.

Bambini al sicuro anche nelle soste

Nei camper, oltre ai rischi dovuti alla mobilità, sono necessarie tutte le prevenzioni che normalmente vengono fatte per la casa. Questo non vuole dire però eccedere nel difenderlo: il bambino non ha bisogno di essere superprotetto, ha solo la necessità di essere difeso contro i pericoli più grandi di lui. 

Con un po’ di buon senso, e attrezzando adeguatamente il camper, è perfettamente in grado di trascorrere nel migliore dei modi una vacanza itinerante, anche se ha solo pochi mesi. Per adattare un veicolo ricreazionali alle diverse necessità   di un bambino sono disponibili, a seconda dell'età, tantissimi prodotti pensati per la casa e l'auto che, debitamente scelti, si adattano perfettamente allo scopo anche in un camper.

Gli interni degli autocaravan sono progettati soprattutto a "misura d'uomo" e quasi sempre senza tenere conto della intraprendenza dei bambini nella loro continua scoperta del mondo che li circonda.  E' bene quindi tutelarsi dalla pericolosità di certe strutture e dispositivi che anche in autocaravan non mancano.

Conviene quindi passare in rassegna il proprio veicolo, valutando i rischi e gli eventuali pericoli. Quindi, porta ben chiusa e con la sicura, che è un’ottima prevenzione in viaggio come nelle soste per l'altezza del pavimento rispetto al terreno o eventuali pericoli all'esterno.

Nell'arredamento, di solito scomparsi del tutto gli spigoli vivi, non è difficile trovare nei camper con diversi anni sulle spalle, dei bordi taglienti - anche se seminascosti - a parete come sul pavimento, facilmente raggiungibili da un bambino che “gattona” e che scopre quello che lo circonda, più con le mani che con gli occhi.  E' bene quindi accertarsi che nell'allestimento non vi siano elementi che possono procurare delle piccole ferite.

Durante le soste, se i bambini dormono in mansarda o nel letto a castello, indispensabili la scaletta di accesso e a seconda dei casi, la sponda o la rete di protezione, che eviteranno ai bambini più piccoli di "ruzzolare" di sotto.

I fornelli possono rappresentare un grave pericolo durante la cottura degli alimenti e un semplice rimedio per impedire al bimbo di rovesciarsi addosso pentole o tegami - basta un attimo di distrazione di chi cucina - è quello di applicare alla griglia del piano di cottura un paravento sul fronte come quelli di solito applicati sul retro nei barbecue da esterno.

Per quanto riguarda l'impianto elettrico a 220 V. una precauzione, che vale naturalmente anche per gli adulti, è quella di controllare il corretto funzionamento del differenziale salvavita, mentre per l'impianto gas con le utenze spente chiudere anche il rispettivo rubinetto-valvola di derivazione e per i più previdenti se non già montato, installare un rilevatore di fughe. Infine, i detersivi e le sostanze chimiche come il liquido o le polveri per il wc, anche se dotati di tappo di sicurezza, conviene riporli su di un pensile.

Quando i bambini crescono….

Quando figli e nipoti sono un po’ più grandi basta una tenda appresso al camper per farli sentire più liberi e nuovamente entusiasti della vita all’aria aperta. Figli e nipoti, una volta  arrivati a due passi dall’adolescenza,  preferirebbero fare tutto tranne che andare in vacanza con noi adulti. Del resto diventati più grandicelli, è naturale che subentri la voglia d’indipendenza.

Un facile espediente per dargli la giusta libertà, ma non per questo senza perderli di vista, è attrezzarsi con una classica tenda canadese o una più moderna e pratica igloo, da picchettare nella piazzola del campeggio a due passi dal camper. Loro si sentiranno abbastanza indipendenti e noi sicuramente più rilassati, avendo ritrovato a bordo del camper la tranquilla intimità di coppia e, allo stesso tempo, evitata l’apprensione di non averli in vacanza con noi. La soluzione del camper più tenda è naturalmente applicabile anche per chi ha un furgonato. Anzi, in questo caso la possibilità di ampliare all’esterno le possibilità abitative sono un toccasana che evita nei momenti del riposo, intasamenti all’interno del camper. In più c’è l’opportunità dell’alternativa della tenda a tetto, ma questa soluzione è più indicata per chi prevede numerosi spostamenti.

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Giocare in camper: le nostre idee

In viaggio col camper, come del resto in auto, è facile che i bambini si annoino. Per distrarli e far passare velocemente il tempo lasciamo da parte video games, lettori DVD portatili e smartphone per coinvolgerli con dei semplici giochi che possiamo fare con loro senza staccare le mani dal volante.

A questi, con un po’ di fantasia, è possibile inventarne mille altri. Basta averne voglia.

Il Ritardatario
Chi conduce fa dieci domande: alla prima si risponde "non so". Alla seconda domanda si risponde con quella giusta per la prima, alla terza si risponde alla seconda e così via. Per esempio, alla domanda "quante gambe ha il gatto?" si risponde " Non lo so". Alla seconda domanda " quanti sculaccioni vuoi?" si deve rispondere "quattro" Il divertimento è assicurato.

La lettera perduta
Occorre parlare saltando sempre una lettera. Provate a dire una frase senza la erre o la elle. Sentirete che risate.

Il safari
E' un gioco da fare mentre siamo in viaggio col camper e attraversiamo campagne e prati. Guardando dal finestrino andiamo alla caccia di animali. Vince chi riesce a vederne per primo cinque.  La variante in autostrada è vedere auto di un determinato colore, un altro camper o una moto, dando a ciascuno un diverso punteggio. Vince chi arriva… scegliete voi.

Il coro con il singhiozzo
Si canta tutti insieme una canzone, poi, ad un segnale, si chiude la bocca continuando a cantare mentalmente. Ad un altro segnale, per esempio dopo 10-15 secondi, si riprende a cantare a voce alta partendo da dove mentalmente si è arrivati. Il disastro, tra enormi risate, è assicurato. Ma quando si riattacca a cantare tutti insieme dalla stessa strofa, applausi a non finire.

Scritto da
Il Camperista