Camper puri o van. La libertà di arrivare ovunque

È un autentico boom la forte crescita anche in Italia dei furgonati. Ecco i motivi di un successo che unisce nuovi ed esperti camperisti.

Chiamateli van, camper puri o semplicemente furgonati, visto che derivano strettamente dai veicoli commerciali leggeri comunemente detti furgoni. In ogni caso stiamo parlando di quella parte di veicoli ricreazionali motorizzati in crescita esponenziale in tutta Europa. Ed anche in Italia i furgonati sono diventati una delle tipologie costruttive più apprezzate tra gli autocaravan.

Cifre alla mano, da noi i camper puri in appena cinque anni sono balzati da una quota di mercato del 10,4% (2013) al 23% nel 2018.
In pratica, oggi quasi un camper su quattro è un furgone camperizzato prodotto in grandi serie.

Ma quale è il segreto di questa inarrestabile crescita?

Di sicuro perché in molti hanno capito che il furgonato può essere considerato veramente un veicolo “tuttofare”. Maneggevole e facile nella guida, si parcheggia comodamente anche negli spazi a pettine, improponibili per gli altri autocaravan e si può utilizzare come vettura grazie al look automobilistico nella ruotine di tutti i giorni, per lavoro, nelle attività sportive e, naturalmente nel tempo libero.
E tutto questo ad un costo non eccessivo, mettendo sul piatto della bilancia il suo maggior utilizzo rispetto ad un semintegrale, un mansardato o un motorhome.

Eppure fino a pochi anni fa erano i furgonati ad essere snobbati dai camperisti più esigenti: in particolare per la “spartanità” di certe soluzioni, come la minore coibentazione della scocca o l’essenzialità degli arredi, che in molti casi sono ormai parte del passato.

Un salto di qualità verso l’essenza del camperismo

Ed è proprio il salto di qualità realizzato ultimamente nei camper puri per tecnica costruttiva, soluzioni innovative adottate e la conseguente migliorata abitabilità, che per numerosi camperisti di lungo corso, i furgonati rappresentano oggi la riscoperta dell’essenza del camperismo, ma senza troppe rinunce

Per loro il salto di qualità non è un autocaravan più grande, ma un van di dimensioni più contenute, più maneggevole, meno invadente nel contesto ambientale, ma allo stesso tempo con letti confortevoli, servizi efficienti, spazi interni adeguati alle necessità di una coppia che, anno dopo anno, ha ben imparato a gestire al meglio il proprio tempo e il proprio camper.

Ad ingrossare le fila della nuova clientela dei furgonati, anche coppie anche con figli piccoli che cercano in un autocaravan la mobilità di un Suv con in più tutti i vantaggi che solo un autocaravan, compreso anche il furgonato, è in grado di assicurare, avendo letti dove riposare, cucina e toilette, posti a sedere intorno ad un tavolo dove pasteggiare, ma anche vani per lo stivaggio e una adeguata impiantistica che possa garantire nell’utilizzo una discreta autonomia.

 

Camper puro: best seller "tuttofare"

Il successo che sta vivendo il camper “puro”, ha però radici più ampie.

Nasce dalle aspirazioni di tanti automobilisti del nuovo millennio desiderosi di un auto progressista, all'insegna della grande ecletticità;
pronta per essere stipata anche di surf, mountain bike o tutto quanto è utile nello sport e per il turismo.

Avvalorando una sempre più generalizzata evoluzione dell'automobile in questa direzione, il contributo decisivo è stato dato dalla più recente generazione di furgoni e, primo fra tutti, il Fiat Ducato: leader del settore e chassis di riferimento per tutti i produttori di camper europei. Dalla sua ha caratteristiche che si rivelano vincenti per i camperisti: forma squadrata e regolare del vano di carico, ottimo diametro di sterzata per facilitare ogni tipo di manovra, compattezza del frontale e della cabina.

Ulteriori punti di forza sono la guida automobilistica; sicura e confortevole, la grande visibilità, le sedute comode con poggiatesta integrati, volante regolabile e servosterzo idraulico. Infine, i numerosi dispositivi di sicurezza attiva e passiva che permettono di viaggiare in tutta fiducia. Insomma, un veicolo "tuttofare" dalle prestazioni automobilistiche e con le carte in regola per soddisfare le esigenze di chi desidera comodi spazi per due e, allo stesso tempo, viaggiare anche in quattro come su una confortevole vettura.

La dimensione della scelta

Determinante nella scelta, la lunghezza del camper puro che, se prodotto in grande serie e allestito su Fiat Ducato, può essere lungo 541 cm, 599 cm o 636 cm. Identica per tutti la larghezza di 205 cm, mentre l’altezza compreso gli oblò a tetto è di circa 265 cm, fino ad arrivare a circa 290 cm nei furgonati con tetto rialzato che di solito prevedono un matrimoniale basculante discendente.

È intuitivo che il furgonato più corto e col tetto non rialzato è quello che si parcheggia con più facilità, ed è il meno invadente e ingombrante, mentre il più lungo e il più alto offriranno una maggiore abitabilità, senza per questo arrivare alle dimensioni più sostanziose di un mansardato, di un motorhome o di un semintegrale.
Nella scelta si dovrà quindi valutare le proprie esigenze in merito alla comodità dei letti e dei servizi, degli spazi a disposizione per lo stivaggio, della minore o maggiore necessità di trasformare gli arredi per coricarsi o pasteggiare.

Dormire in due

Sintetizzando, per chi cerca due posti letto sempre pronti, le possibilità offerte da un furgonato partono dalla più diffusa disposizione con letto matrimoniale posteriore trasversale, di solito sollevabile da un lato per lasciare spazio per lo stivaggio nella sottostante zona centrale.
Tutte le aziende che hanno in catalogo una gamma di furgonati, propongono infatti questa soluzione realizzabile nelle diverse lunghezze disponibili del Fiat Ducato.

Riservata ai modelli più lunghi, la disposizione con i due letti gemelli con corridoio centrale o nella variante che li vede uniti al centro trasformandoli di fatto in un grande matrimoniale longitudinale a tutta larghezza.

In ambedue le soluzioni descritte, si hanno tre zone ben distinte (notte, servizi e soggiorno) senza sovrapposizioni.

Valida alternativa proposta anche nella lunghezza contenuta di 541 cm, è quella del matrimoniale basculante longitudinale che discende nella zona centrale del furgonato, mentre cucina e toilette sono raggruppati nella zona posteriore.

Ottima l’abitabilità, salvo il minor spazio per lo stivaggio e la sovrapposizione del matrimoniale con la zona living.  

A corollario, sempre con matrimoniale longitudinale sopra al living, la variante offerta dagli allestimenti con tetto sollevabile che contiene l’unico letto o un secondo da abbinare a quello sottostante sempre pronto. 

Innalzando il tetto del camper per riposare, non si ruba spazio alla zona soggiorno, però abbiamo tutti i limiti imposti dalla minore coibentazione del soffietto.

Due passeggeri in più

Appurato quali sono le diverse disposizioni per il riposo se siamo in due, le soluzioni previste nel caso di equipaggi di quattro persone possono interessare la zona posteriore, di solito con la presenza di due matrimoniali a castello o quella anteriore nel caso di matrimoniale basculante longitudinale sopra al living con un secondo matrimoniale che si ottiene dalla trasformazione delle sedute sottostanti.
È intuitivo che per queste soluzioni occorre grande affiatamento e spirito di adattamento.

Due più uno

Per la coppia con un figlio, specie se piccolo, la soluzione più semplice è aggiungere al matrimoniale sempre pronto della zona posteriore un singolo a castello trasversale. In alternativa abbiamo un letto a una piazza (trasversale o longitudinale) che si ottiene dalla trasformazione del living.
La prima sistemazione, se da un lato esclude un minimo di privacy alla coppia, permette di avere la zona giorno sempre disponibile, cosa che invece non si ha con la seconda collocazione.
È intuitivo che le disposizioni interne elencate per equipaggi di quattro persone, sono valide anche se siamo in tre. 

La cucina

Quasi la totalità degli allestimenti colloca il blocco cucina di fianco al portellone scorrevole sul lato destro del veicolo. Una soluzione questa che consente nei mesi estivi di cucinare quasi all’aperto, garantendo un grande ricambio dell’aria.

In base alla classe e all’inventiva dei progettisti, abbiamo varie accortezze per renderlo più funzionale, come piani a ribalta, cassetti sul fronte o laterali o applicato sul fianco esterno, il sempre utile aggancio per spostare all’aperto il tavolo fissato a parete del living. Varianti interessanti prevedono il blocco cucina spostato in coda, di solito a fianco della toilette. 
L’allestimento è così diviso in due zone distinte: servizi sul retro e sul fronte il matrimoniale che sovrasta il soggiorno.

Toilette

Nella stragrande maggioranza dei furgonati su Fiat Ducato la toilette non manca ed è completa di wc, lavabo e complementi di arredo.
Prevista quasi sempre anche la doccia integrata a pavimento. Oltre a questa classica soluzione dove è indispensabile una pedana a protezione del fondo a seconda l’estro del progettista è possibile trovare il wc a scomparsa che ruotando scompare in un vano adiacente alla toilette, il box doccia collocato nel corridoio centrale di passaggio o di fronte al vano con lavabo e wc, ma anche in coda affiancato da wc e lavabo a formare una maxi toilette a tutta larghezza.

Stivaggio

Grazie ai due grandi portelloni posteriori, la zona posteriore si presta ad essere un ampio vano di carico dove all’occorrenza è possibile stivare attrezzatura sportiva, fissare due bici o anche uno scooter. Naturalmente l’allestimento deve avere un corridoio centrale agibile e fruibile anche in altezza.

E non è un caso che le soluzioni con letto matrimoniale trasversale o i due singoli longitudinali, sono quelle più diffuse.
Funzionale per lo stivaggio anche la pianta con toilette a tutta larghezza in coda con doccia che lascia libero il passaggio.

Scritto da
Il Camperista