Come per la base meccanica, anche nella cellula abitativa di un moderno camper l’impianto elettrico è tra le componenti più complesse ed evolute, dovendo assolvere al meglio a molte delle funzioni primarie di un camper, a partire dalla gestione dell’impianto d’illuminazione, sempre più parte integrante dell’arredo e allo stesso tempo all’insegna del contenimento dei consumi per merito dell’utilizzo dei LED.

Naturalmente deve adempiere anche al funzionamento di nuove utenze, come le prese USB o i pannelli di controllo di ultima generazione che con l’ausilio del collegamento wireless e di apposite App, permette la gestione delle varie utenze del camper anche tramite smartphone o tablet, senza tralasciare  quelle classiche come il funzionamento della pompa dell’acqua, della ventilazione forzata del riscaldamento, del sistema di accensione piezoelettrico dei fuochi  o del frigorifero, sia trivalente per il funzionamento a 12V o 220V o quello a compressore  che utilizza la sola corrente continua a 12V.

Impianto elettrico del camper: i protagonisti

Per sommi capi, l’impianto elettrico di un camper è composto da quattro elementi fondamentali: la batteria supplementare, l’alimentatore-caricabatteria, la centralina distribuzione utenze e il pannello di controllo.
Ma andiamo per ordine.

Attore protagonista: la batteria servizi

I componenti elettrici di bordo a 12V si affidano alla batteria supplementare dei servizi, simile a quella riservata alla meccanica. Le due batterie sono mantenute in parallelo, e quindi sotto carica tramite l’alternatore della meccanica solo quando il motore è in funzione, per essere tenute rigorosamente separate quando si è in sosta - e non allacciati al 220V – in modo da non scaricare accidentalmente quella del motore.

A destinazione: la scelta migliore

Una volta arrivati a destinazione, se sussiste la possibilità dell’allacciamento alla rete elettrica a 220V, il collegamento è schematicamente molto semplice: all’esterno del camper una spina tripolare (polo positivo, negativo e terra) protetta da un interruttore magnetotermico salvavita, permette di prelevare la corrente a 220V. 

Per allacciarsi alla rete elettrica serve un cavo tripolare di grossa sezione corredato di spine maschio-femmina, di solito fornito dal venditore in dotazione al camper.
All’interno, tramite il trasformatore-alimentatore dotato di fusibili, sono collegati direttamente al 220V eventuali prese di utilizzo e il frigorifero se del tipo trivalente e a 12V le altre utenze, che in caso di sovratensione o mal funzionamento, sono protette da eventuali danni da fusibili facilmente gestibili tramite la centralina di distribuzione.

Attore co-protagonista: il pannello di controllo

Ben più visibile il pannello o quadro di controllo di tutte le utenze elettriche, dal quale è possibile accendere le luci, la pompa dell’acqua, appurare la presenza di corrente a 220V, lo stato di carica della batteria, il livello della riserva idrica e di riempimento dei serbatoi di recupero.

Oltre a queste funzioni primarie, in base alla qualità del veicolo, è possibile trovare display anche a colori, lettura della temperatura esterne interna, orologio, sveglia e altre molteplici funzioni.

Per incrementare l’autonomia delle batterie in assenza di rete elettrica a 220 Volt le soluzioni possibili e le proposte tra gli accessori dedicati all’argomento non mancano: dai pannelli solari, ai generatori di corrente, mentre per ottenere energia elettrica a 220 Volt senza ricorrere alla rete esterna o ai generatori di corrente è possibile utilizzare gli inverter, appositi dispositivi in grado di trasformare i 12 Volt della batteria in 220 Volt a corrente alternata.

Scritto da
Il Camperista