Importantissima per garantire una efficace autonomia in un camper, l’impiantistica di bordo deve gestire al meglio i vari componenti elettrici, termoidraulici e quelli alimentati a gas.

Ecco come funzionano.

Il camper non va a pile

Un camper in estrema sintesi serve a muoversi, dormire e mangiare stando sempre all’interno del veicolo.
E certi piccoli van è proprio questo che offrono, dando qualcosa in più di una normale automobile. 

Alla ricerca di migliori comodità, ecco che la parte abitativa deve in maggior misura interagire con la base meccanica: ad esempio per garantire il funzionamento di utenze elettriche più o meno complesse.
Ma se in un camper desideriamo realizzare un pasto caldo ed avere quindi un piano cottura, conservare al fresco le scorte alimentari nel frigorifero, riscaldare l’ambiente accendendo la stufa, usufruire di un bagno e quant’altro possa servire per avere più confort e una efficace autonomia, occorre che non manchino ulteriori e adeguati impianti tecnici.

Parola d'ordine, sicurezza

In un autocaravan che sia un furgonato, un semintegrale, un mansardato o un motorhome, è proprio grazie ad impianti affidabili e perfettamente conformi alla dotazione prevista, che è possibile usufruire facilmente e in tutta tranquillità di luce, acqua e gas.
A semplificare ulteriormente le cose, l’affidabilità degli attuali autocaravan, che è senza dubbio superiore a quella dei camper prodotti 20 e passa anni fa. 
Nel segno dell’innovazione, le aziende della componentistica che creano i vari elementi e chi produce gli allestimenti, adottano soluzioni che hanno semplificato e ottimizzato l’utilizzo, reso più facile la gestione, il controllo e la manutenzione, al fine di aumentare sicurezza, comodità e riduzione dei consumi.

L'impianto del gas

Partiamo dal gas che è uno dei combustibili più importanti nel mercato globale delle fonti energetiche e anche nei camper è d’indubbia utilità per alimentare gli apparecchi destinati al riscaldamento, alla cottura o la conservazione dei cibi, come il piano cottura, il frigorifero e il forno, se inserito nella dotazione del camper, e la stufa e il boiler, oggi sempre più spesso integrati in un unico apparecchio.

Il gas usato nei camper: informazioni utili

È contenuto di solito in una o due bombole di acciaio come quelle domestiche, in genere della capienza di 10/12 Kg o inferiore. Si tratta di comune GPL (gas di petrolio liquefatto), una miscela di butano e propano mantenuta sotto pressione allo stato liquido che diventa gas alla pressione atmosferica.

Serve appunto per alimentare i fuochi della cucina, l’eventuale forno o grill, il boiler ad accumulo di acqua che funziona semplificando come una pentola sul fuoco, la stufa la cui potenza è espressa in chilocalorie (più ne ha e più riscalda). Generalizzato l’integrazione della stufa con un impianto di aria forzata canalizzata che spande nei vari ambienti del camper l’aria calda prodotta dal bruciatore.

Utilizzo del gas nel camper

Anche il frigorifero trivalente, oltre al funzionamento a 12 Volt e 220 Volt, prevede l’alimentazione a gas.

Le bombole del gas (o la bombola), sono contenute in un apposito vano ermetico accessibile dall’esterno o in alcuni casi dal garage e attraverso tubi flessibili in gomma (da sostituirsi periodicamente), appositi regolatori di pressione, tubature metalliche, rubinetti e termocoppie di sicurezza, forniscono il gas alle diverse utenze.

In merito al riscaldamento vale la pena menzionare il sistema Alde, del tutto simile agli impianti domestici a termosifoni, e gli impianti a gasolio che al posto delle bombole di gas, utilizzano il carburante del veicolo per il loro funzionamento.

Dopo aver spiegato l’impianto a gas nei prossimi articoli del blog cerchiamo di spiegarti come funzionano gli altri impianti del camper e a cosa devi prestare attenzione per fare la tua scelta migliore. Per aiutarti nel tuo compito ti consigliamo anche di andare a consultare i termini che non conosci nella nostra sezione Glossario.

Scritto da
Il Camperista