Le regole del buon Camperista. Dove sostare in camper: parcheggi, aree di sosta e campeggi
Scegliere dove fermarsi è parte integrante del viaggiare in camper, sia che si tratti di sosta libera, area attrezzata o campeggio.
Ecco le regole per evitare di incorrere in spiacevoli contrattempi e trascorrere piacevoli vacanze.
In camper si sa il viaggio è già vacanza, ma inscindibile dal muoversi, c’è immancabilmente dove fermarsi per il pranzo, la cena o per trascorrere la notte. Queste soste in camper sono anche un’opportunità per visitare i luoghi che si stanno attraversando nell’avvicinarsi verso la meta conclusiva, oppure diventano parte integrante dell’itinerario programmato.
In ogni caso una sosta è utile per sgranchirsi e spesso anche per entrare in stretto contatto con il territorio, le sue tradizioni, la gente che ci vive. Un aspetto importante, che qualcuno a volte tende a scordare è la buona convivenza con le persone del posto o con gli eventuali camperisti che, come noi, hanno deciso di fare una sosta. Per questo, la nostra più che giusta libertà e i nostri diritti acquisiti di camperisti, peraltro regolamentati dal Codice della Strada, non devono in nessun modo esser motivo di disturbo per chi vive abitualmente nel luogo dove stiamo sostando, come pure per gli altri camperisti in sosta.
Il Codice della Strada riconosce all’autocaravan la classificazione nella categoria degli autoveicoli ai fini della circolazione su strada e dei divieti da osservare. Questo significa che con il camper, come con un altro autoveicolo, si può parcheggiare - dove consentito - sulla rete stradale.
Nel caso di sosta o parcheggio a pagamento, in teoria, un camper può parcheggiare negli stessi spazi destinati ad una normale auto, a condizione però che la sagoma stia all’interno delle apposite strisce che delimitano il posteggio. Salvo certi furgonati, non sempre questo è possibile, e se presenti spazi specifici per autocaravan, stando alle norme del Codice della Strada, ai camper si applicano tariffe maggiorate del 50% rispetto a quelle praticate per le autovetture in analoghi parcheggi della zona.
È buona regola nelle località di vacanza e nelle città d’arte visitate da grandi masse turistiche, dirigersi con il proprio camper direttamente nei parcheggi riservati ai veicoli di dimensioni maggiori, come appunto i camper o i pullman turistici.
Lo stesso articolo del Codice della Strada sottolinea poi alcuni elementi fondamentali per distinguere la sosta dal campeggio e tra questi figurano l’occupazione della sede stradale non oltre il proprio ingombro e che il camper poggi al suolo solo con le ruote. Questo significa che è pertanto vietato aprire verande, piazzare a terra tavolo e sedie da picnic, ma il buon senso, a seconda del posto scelto per la sosta, consiglierà di non tenere aperti anche finestre e scalini estraibili e di non utilizzare eventuali piedini stabilizzatori o cunei di stazionamento.
C’è inoltre il divieto che il camper non emetta deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico; vale a dire attenzione agli scarichi aperti, di solito quello delle acque grigie.
Come è facilmente intuibile, è vietato infine lo scarico di residui organici o di acque chiare o luride sulle strade e sulle aree pubbliche non dotate degli appositi impianti di smaltimento igienico sanitario.
Diverso invece se ci fermiamo in una stazione di servizio che presenti determinati requisiti o in un’area attrezzata o in un campeggio, dove ci sono servizi di scarico che consentono lo smaltimento degli scarichi.
Spesso accade anche purtroppo che le normative vengano “dimenticate” da alcune Amministrazioni pubbliche italiane che impongono nei propri comuni divieti illegittimi; vero anche che a dimenticare le buone regole sono spesso anche certi camperisti che mostrano comportamenti poco corretti.
Sarà quindi ancora una volta il buon senso di chi viaggia in camper a non forzare la mano per un divieto reputato ingiusto. Quasi sempre poco più distante dal luogo vietato c’è una soluzione alternativa e di solito anche più appartata e tranquilla.
È importante puntualizzare sulla buona educazione? A guardare bene come si comportano normalmente certi automobilisti - che alla guida di un autocaravan si trasformano in camperisti - indubbiamente sì. Eppure è lampante che una felice convivenza non solo tra camperisti, ma anche con la popolazione locale e con il territorio, migliora la qualità della vita a tutti e lascia un buon ricordo a chi è in viaggio e a chi invece ci vive.
Vediamo le “regole base:
La discrezione è un elemento basilare e implica il rispetto del luogo in cui si sosta; area attrezzata compresa. Pagato il pedaggio, non significa che l’area di sosta è divenuta di nostra esclusiva proprietà. Attrezziamo quindi l’esterno del camper con verande, sedie e tavoli e quant’altro ancora, solo nella nostra piazzola del campeggio o di un’area attrezzata dove è consentito.
Non dimentichiamoci poi che l’autocaravan è più invasivo di una autovettura e che in sosta non deve essere di ostacolo visivo a cartelli stradali o alle vetrine di un negozio. Anche in prossimità delle abitazioni private è buona norma evitare il parcheggio a ridosso di finestre e ingressi.
È bene sottrarsi il più possibile agli assembramenti al di fuori delle aree attrezzate. Gli effetti sulla popolazione del posto possono essere particolarmente negativi.
Ricordati di valutare attentamente il luogo dove sostare, evitando di arrivarci a notte fonda o almeno comprendere che non sussistano cambiamenti nella notte - ad esempio per la pulizia periodica della strada - o il giorno successivo, ad esempio per non ritrovarsi all’alba costretto a spostare urgentemente il camper per lasciare posto ai venditori del mercato locale.
Se abbiamo animali domestici nel camper, da non sottovalutare che non a tutti piacciono e che ad alcuni possono anche incutere timore.
La pulizia, il rispetto per l’ambiente e la natura, durante le soste col camper sono regole fondamentali. Il luogo prescelto va lasciato pulito. Se fosse necessario non esitiamo a ripulire anche quello dovuto alla maleducazione di altri. E questo per lasciare del nostro passaggio un buon ricordo.